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Quando si parla di Zanzare, soprattutto nel Comune di Roma, si affronta uno degli argomenti che negli ultimi anni ha scatenato il malcontento dei cittadini della Capitale. Inizialmente il problema non ancora esploso riguardava esclusivamente la zanzara comune (culex pipiens) la cui presenza poteva essere confermata solo in alcune ore specifiche del giorno come l'alba e il crepuscolo, ma oggi, con lo sbarco massiccio della zanzara tigre (Aebes albopictus) , insetto aggressivo e insaziabile la lotta si è fatta complessa e la popolazione richiede lo sviluppo di una vera e propria strategia di monitoraggio e controllo. La zanzara tigre non prende il nome dalle sue dimensioni ma come è facile immaginare viene chiamata così a causa delle bande argentee presenti sul dorso che richiamano per paragone la pelliccia del felino. Della tigre questa zanzara ha preso sicuramente la ferocia, infatti è una famelica divoratrice di sangue e attacca indistintamente uomini e animali a tutte le ore del giorno. Preferisce rimanere all'aperto dove, volando molto bassa, può nascondersi comodamente nei luoghi ombrosi e nella vegetazione, a volte è possibile che entri all'interno delle abitazioni.
Ciclo Riproduttivo e Biologia
La forza colonizzante e l'incessante sviluppo di questo insetto sono da attribuire principalmente alle eccezionali doti delle uova di zanzara tigre, capaci di resistere all'essiccamento per lunghi periodi anche se non deposto sull'acqua. Non solo, le uova della zanzara tigre sono da considerarsi delle bombe a orologeria, infatti, sono programmate per resistere e superare il periodo freddo della stagione in attesa che la temperatura si riscaldi e possano schiudersi all'arrivo della primavera
- La zanzara depone sul pelo dell'acqua non meno di 150-250 uova per volta
- Le uova schiudendosi passano per due stadi: la larva e successivamente la pupa
- L'insetto adulto emerge dalla pupa dopo circa 7-10 giorni dalla deposizione delle uova
Interventi consigliati
- Marzo-Aprile Trattamento preventivo con larvicidi per le larve svernanti
- Maggio-Settembre Disinfestazione meccanica adulticida abbattente/residuale + larvicida
- Posizionamento di ovitrappole
Nella lotta contro gli insetti alati si utilizzano le più moderne attrezzature che la tecnologia mette a disposizione, per gli interventi adulticidi a mezzo nebulizzazione disponiamo di nuove unità atomizzatrici Spray Team da 85 cv modello con insonorizzazione per lavori notturni a norme CEE, pompa dosatrice per una perfetta miscelazione dei principi attivi la quale permette di non dover circolare con grandi quantità di prodotti miscelati nel serbatoio evitando rischi ambientali. Sull’atomizzatore sono installati speciali ugelli micronizzatori a basso volume specifici per trattamenti contro gli insetti alati.
La nebulizzazione a basso volume ha un’efficacia superiore contro gli insetti alati perché provoca una maggiore copertura delle aree trattate, infatti, se confrontiamo le dimensioni di una goccia di un turbo irroratore a pressione con ugelli a volume normale o ancor peggio una lancia a mano, si noterà la differenza tra la superficie assai più vasta, coperta da migliaia di goccioline di 50 micron a basso volume, nella quale il principio attivo esplica efficacemente la sua azione e quella coperta dalla goccia di 300 micron a volume normale. La stessa situazione si verifica quando la nebulizzazione avviene nell’ambiente in aria aperta dove volano gli insetti alati, le goccioline micronizzate a basso volume saranno molto più fitte e gli spazi tra una e l’altra sono cosi ravvicinati per cui la possibilità che gli insetti volando riescano a fuggire al contatto sono nulle, rispetto agli ampi spazi che lasciano le gocce a volume normale.
Norme Comportamentali e Prevenzione
Per correttezza professionale, ci permettiamo portare a Vostra conoscenza il fatto che non sia possibile eliminare del tutto la presenza degli insetti alati (moscerini, mosche,
zanzare, pappataci, ecc.), ma solo limitarne la presenza e la proliferazione incontrollata. Un buon programma integrato, con interventi larvicidi a primavera (Marzo-Aprile), dove il clima freddo-caldo caratterizzato da molte piogge in cui si cominciano a creare le condizioni per la schiusa delle uova e la nascita dei primi insetti, successivamente seguiti da interventi adulticidi nel periodo caldo (Maggio-Ottobre) può sicuramente abbassare le inevitabili presenze a livelli accettabili in grado di far tornare le notti tranquille, fruibili e gradevoli i giardini, terrazzi, patii, parchi e piscine. Pertanto, data la nostra esperienza, le indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità, le ordinanze del Sindaco di Roma consigliano di operare come sopra riportato. Il programma prevede, per un risultato ottimale e per coprire l’intera stagione da maggio ad ottobre, interventi larvicidi ed adulticidi-larvicidi mensili intervallati ogni 15 giorni da quelli larvicidi. Nel periodo da Aprile ad Settembre interventi composti adulticidi e larvicidi a mezzo d’atomizzazioni su tutta l’area del complesso, con cadenza quindicinale o mensile a secondo il grado d’infestazione. Si nebulizzerà l’area del complesso, tutta la vegetazione ad alto, medio e basso fusto, gli spazi verdi liberi, gli esterni murali, tetti, ecc. Si tratteranno inoltre con prodotti larvicidi tutte le zone come nell’intervento larvicida. Per un ottimale controllo tra un intervento ed il successivo, dato che le zanzare nella stagione calda secondo le specie si possono riprodurre anche in una sola settimana.
Per una buona riuscita del programma di disinfestazioni contro le zanzare si consiglia di effettuare alcune semplici e periodiche operazioni nella sua proprietà:
- Evitare la formazione di piccole raccolte d'acqua stagnante in contenitori tipo barattoli, bacinelle, copertoni, tombini, pozzetti, grondaie, cavità di palme ed alberi, avvallamenti del terreno, ecc. che possono trasformarsi in focolai di zanzara; va notato che il pericolo di infestazione è presente in ristagni d’acqua che durano più di una settimana, quindi momentanei accumuli d’acqua dovuti ad innaffiamento o lavaggi non creano problemi.
- Svuotare sul terreno e non nei tombini, ogni 5/7 giorni, l'acqua contenuta nei sotto vasi, innaffiatoi, piccoli abbeveratoi, ecc.
- Coprire con teli di plastica, avendo cura di non creare avvallamenti, o zanzariere eventuali contenitori d'acqua inamovibili, come vasche, bidoni, fusti per l'irrigazione;
- Collocare nelle vasche di acqua dei giardini pesci rossi soprattutto se si tratta di un vivaio con elevata presenza di piante;
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